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  • LI SHIZHEN

    La lunga storia della Medicina Tradizionale Cinese è ricca di aneddoti, storie e personaggi.Fra questi ultimi vi sono figure francamente mitologiche, di importanza quasi sacrale, come Huangdi e Qi Bo, altre che si muovono al limite di storia e mitologia ed infinevi sonomedici vissuti in epoca storica, ma che non sono meno importanti per la storiadellamedicina cinese. Fra le figure storiche famose ed importanti vi è sicuramente quella di Li Shizhen, vissuto nel XVI secolo, durante il periodo d’oro della dinastia Ming (1368-1644 d.C.), che può essere ritenuto uno dei medici e degli studiosi più famosi ed importanti dell’intera storia della Medicina Cinese. Egli nacque nel 1518 a Jizhou, città della provincia di Hubei, famosa in tutta la Cina antica per la produzione di preparati fitoterapici. Veniva da una famiglia di medici. Il nonno era stato infatti un medico itinerante, che aveva praticato fitoterapia e agopuntura e aveva girato moltissimo di città in città in varie regioni, incamerando per tale motivo una grande conoscenza dell’influenza del territorio sulle patologie e venendo a conoscenza di tantissime ricette tradizionali di fitoterapia. Il padre, Li Yanwen, aveva occupato la posizione di medico ufficiale subordinato presso l’Accademia Imperiale di Medicina ed era diventato abbastanza famoso, pubblicando diverse opere sulla diagnosi del polso, l’uso del ginseng e l’utilizzo della moxibustione. Egli aveva sperato in una carriera da funzionario imperiale per il figlio, ma quest’ultimo volle a tutti i costi seguire le orme del padre e del nonno nella carriera medica. Grazie alle sue capacità e all’importante patrimonio di conoscenze mediche trasmessogli da nonno e padre, Li Shizen ebbe una folgorante carriera che lo portò a diventare medico capo presso l’Ospedale dei Medici Imperiali a Pechino, ma lasciò tale incarico per tornare a casa a fare il medico a tempo pieno. Fu autore di 12 libri di cui ci sono pervenuti solo tre: il ‘’Compendio di Materia Medica(Bencao Ganmu)’’, la ‘’Considerazione degli Otto Canali Straordinari’’ e gli ‘’Insegnamenti di Bin-hu sulla Diagnosi del Polso’’. Di questi, il più importante è certamente il ‘’Compendio di Materia Medica(Bencao Ganmu)’’, dizionario di farmacologia che Li Shizen scrisse in 27 anni, consultandoben800opere di medicina e testi antichi e attingendo al grande patrimonio di conoscenze familiari e popolari. L’enorme opera, pubblicata nel 1578, consta di 50 volumi in cui sono raccolti 1892 medicinali e 11.000 ricette. La sua mole e la grande precisione della sua compilazione hanno fatto ritenere Li Shizen il più grande farmacologo cinese dell’antichità. La ‘’Considerazione degli Otto Canali Straordinari’’ venne pubblicata nel 1550erimaneun’opera basilare nello studio di questa classe di Canali energetici. Infine, a noi pervenuta, gli ‘’Insegnamenti di Bin-hu sulla Diagnosi del Polso’’, pubblicata nel 1564, non è di minore importanza. Essa è scritta in formule logiche in rimapoetica, composte da righe di quattro o sette caratteri. Le righe di quattro caratteri sono un compendio dell’opera ‘’Dettagli selezionati dei quattro metodi di esame’’, scritto da Li Yanwen, padre di Li Shizen. Le rime si sette caratteri sono invece originali di quest’ultimo. In quest’ultima parte sono discusse 27 diverse qualità di polso: superficiale, profondo, lento, rapido, scivoloso, rugoso, vuoto, pieno, lungo, corto, ampio, nascosto, piccolo, fine, teso, diffuso, cavo, a pelle di tamburo, teso a corda, debole, molle, laborioso, annodato, eccitato, turbolento, intermittente e moderato. Prima di tale opera, la lunga storia della pulsologia cinese iniziata intorno al V sec. a.C. con gli insegnamenti attribuiti a Bian Queepro seguita in varie opere nel corso dei secoli, era arrivata a classificare nel famoso ‘’Mai Jing’’ (‘’Classico dei Polsi’’) del III sec d.C., 24 polsi diversi. L’aggiunta di ulteriori tre tipologie di polso e la sistematizzazione di tutta la loro classificazione da parte di Li Shizen, ha dato alla vita alla classificazione definitiva dei polsi in Medicina Tradizionale Cinese, cui si sono rifatte tutte le opere mediche successive, fino agli studi moderni del secolo passato in cui si fece uso dell’elettrocardiografo per studiare tutti i 27 caratteri del polso. Li Shizen morì nel 1593, lasciando dietro di sé imperitura memoria di grande medico, grande studioso e grande autore di Medicina. BIBLIOGRAFIA Compendio di Materia Medica: Bencao Gangmu, Vol. 1-2, Daybreak Studios, 2024. Li Shi-Zhen. Studio sui polsi. Guida illustrata – di Li Shen-Qing e WilliamMorris, Casa Editrice Ambrosiana, 2014.

  • CORSO DI FITOTERAPIASECONDO LA MTCV

    Online – Gennaio/Giugno 2026

  • Il ruolo dell’agopuntura nell’immunomodulazione

    DVM   Erika De Marchi, Ruolo dell’agopuntura nell’immunomodulazione , Tesi SIAV, 2025 Il concetto di sistema immunitario è tradizionalmente descritto con una connotazione difensiva, non a caso si parla di “ difese immunitarie ”, come un esercito il cui unico compito è difendere l’organismo da minacce esterne, basandosi sulla contrapposizione tra ciò che è “self” e ciò che è “non-self”. Tuttavia, negli ultimi decenni, numerose evidenze scientifiche hanno messo in discussione questo modello rigido, dimostrando che il sistema immunitario, in realtà, svolge un’attività molto più dinamica e contestuale , in costante dialogo con l’ambiente interno ed esterno, in base al quale modula la propria risposta.  In questa prospettiva, l’agopuntura si inserisce come strumento terapeutico in grado di modulare  il sistema immunitario, riportandolo verso l’ equilibrio omeostatico . L’immunità secondo la Medicina Tradizionale Cinese Nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC) non esiste un vero e proprio concetto di sistema immunitario, ma sicuramente il Fegato , definito il “Generale d’Armata”, svolge un ruolo fondamentale nella difesa, così come la Wei Qi , che agisce come una vera e propria “sentinella energetica” e costituisce la prima linea di difesa dell’organismo, proteggendo l’organismo dalle energie cosmopatogene: se la Wei Qi è forte, l’organismo è ben protetto; se si indebolisce, si è più esposti a infezioni, squilibri emotivi e disturbi autoimmuni. L’immunologia moderna Possiamo facilmente ritrovare l’ equilibrio tra lo Yin e lo Yang anche nel moderno concetto di immunologia, dove il sistema immunitario ha il compito fondamentale di proteggere l’organismo da stimoli esterni e interni tramite un’attività costante e dinamica, con l’obiettivo di mantenere un equilibrio protettivo nell’organismo. Per farlo esso opera come se fosse un organo di senso, costantemente ricettivo, in grado di percepire e interpretare lo stimolo non solo in base alle sue caratteristiche intrinseche, ma anche in relazione al contesto biologico, alla localizzazione tissutale e al tempo di esposizione. Nel contesto in cui avviene l’interazione con l’antigene, inoltre, sono coinvolte anche le fibre nervose che, attraverso neurotrasmettitori e peptidi, influenzano e regolano la risposta immunitaria. L’immunomodulazione Una volta compreso che il sistema immunitario non è statico, ma plastico, profondamente influenzato dal contesto interno ed esterno, e che il concetto di omeostasi immunitaria è una condizione di equilibrio dinamico, è naturale parlare di immunomodulazione, il cui obiettivo non è semplicemente quello di stimolare o sopprimere la risposta immunitaria, come fanno la maggior parte dei farmaci, ma piuttosto di guidarla, di accompagnarla verso un equilibrio funzionale. Si tratta di favorire un adattamento intelligente: potenziare la risposta quando necessario, o contenerla quando rischia di diventare dannosa, come accade nelle malattie autoimmuni o nelle infiammazioni croniche. In questo senso, l'immunomodulazione rappresenta un processo di regolazione fine, un'azione mirata a ristabilire l'omeostasi dinamica dell'organismo, mantenendo la capacità di rispondere in modo appropriato agli stimoli ambientali​. Meccanismi di immunomodulazione dell’agopuntura  L’agopuntura, agendo in sinergia con il sistema endocrino e nervoso, è in grado di modulare la risposta immunitaria in maniera bidirezionale, conservando quell’equilibrio dinamico proprio del sistema immunitario e mantenendolo attivo, prerogativa essenziale per un buon funzionamento delle difese dell’organismo. Analizzando gli studi condotti finora, possiamo definire tre meccanismi principali : stimolazione delle cellule immunitarie (anticorpi, linfociti, cellule NK);  modulazione dell’equilibrio Th1/Th2 (allergie, malattie autoimmuni e patologie infettive, es. Leishmania); attivazione di interazioni neurali-immunitarie (endocannabinoidi, serotonina e altri neurotrasmettitori). Tra i punti più studiati con azione immunomodulante troviamo: ST36 (Zusanli)  – tonifica il Qi e rafforza la Wei Qi; LI4 (Hegu)  – espelle il vento esterno in fase acuta e sostiene la Wei Qi in fase cronica; LI11 (Quchi)  – in caso di Calore del Sangue e Umidità-Calore; GV14 (Da Zhui)  – purifica il Calore e libera l’esterno nelle invasioni di Vento; SP6 (Sanyinjiao)  – tonifica il Qi e nutre lo Yin. Parallelamente l’ alimentazione  fresca, la floriterapia australiana (Fringed Violet), la fitoterapia  (Astragalus, Withania, Echinacea) e la micoterapia  (Ganoderma, Maitake, Shitake) offrono strumenti complementari irrinunciabili per sostenere la risposta immunitaria. PNEI e MTC: due visioni che si incontrano La visione olistica dell’individuo e l’utilizzo dell’approccio integrato sono prerogative non solo della Medicina Tradizionale Cinese, ma anche della più moderna Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) , che studia le relazioni tra la psiche e i sistemi nervoso, endocrino e immunitario. Essi non operano come entità separate, ma costituiscono una rete di comunicazione continua, dinamica e reciproca , dove ogni alterazione emotiva, stress o stato mentale possono influenzare direttamente questi sistemi tramite il rilascio di neurotrasmettitori, peptidi, ormoni e cellule immunitarie. La MTC lo insegna da secoli: emozioni stagnanti, soprattutto la collera e la frustrazione, ostacolano il libero fluire del Qi e indeboliscono la Wei Qi, L’incontro tra PNEI e MTC non è quindi una forzatura moderna, ma un riconoscimento scientifico di una saggezza antica. Questo paradigma, scientificamente validato, fornisce una solida base teorica per spiegare il meccanismo d’azione dell’agopuntura, che al giorno d’oggi è sempre più necessario nell’ottica di una Evidence Based Medicine . Conclusioni Alla fine di questo percorso, emerge con chiarezza che la Medicina Tradizionale Cinese e l'immunologia moderna, pur utilizzando linguaggi e strumenti diversi, convergono sulla necessità di mantenere il Sistema Immunitario in una condizione di equilibrio dinamico  tra difesa e adattamento, in costante comunicazione con gli altri Sistemi. Negli ultimi anni, anche la Medicina Veterinaria sta vivendo un profondo cambiamento culturale: gli animali d'affezione sono ormai parte integrante della famiglia e i loro proprietari chiedono sempre più spesso un approccio alla salute olistico, sistemico e personalizzato dove la prevenzione, supporto psichico-comportamentale e terapie integrate diventano centrali. In questo contesto, l' Agopuntura veterinaria  si inserisce in modo naturale, offrendo strumenti efficaci per la modulazione del sistema immunitario , favorendo il ripristino della capacità innata di autoregolazione  dell'organismo, la riduzione dello stress  e la razionalizzazione dell'uso dei farmaci . In particolare nei disturbi immunomediati, spesso difficili da trattare e fonte di frustrazione per i proprietari, l’agopuntura rappresenta una risorsa preziosa da integrare alla medicina occidentale per potenziarne gli effetti. Alla luce di queste evidenze, l'integrazione delle Medicine Complementari  nella pratica veterinaria moderna appare oggi non solo auspicabile, ma necessaria  per rispondere con maggior consapevolezza e completezza alle esigenze dei nostri pazienti animali​ Bibliografia Bottaccioli F. e Bottaccioli A.G. (2024). Antico sapere cinese e scienza contemporanea . Torrazza Piemonte (TO): Amazon Italia Logistica s.r.l. Bottalo et Brotzu. (2014). Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese . Xenia. Wang M., Liu W., Gei J. and Liu S. (2023). The immunomodulatory mechanisms for acupuncture practice . Front. Immunol. 14.

  • OLI ESSENZIALI E CAMBI DI STAGIONE NEGLI ANIMALI DOMESTICI

    Dott.ssa Chiara Cassis, DVM, SIAV I cambi di stagione influiscono anche sui nostri animali domestici. Le ore di luce che cambiano, le temperature, influiscono sia a livello fisico che comportamentale sui nostri cani e gatti. Non tutti gli animali avvertono il cambiamento nella stessa maniera, ma utilizzare gli Oli Essenziali nei cambi di stagione può essere un valido aiuto per ripristinare dei cambiamenti sia per noi sia per i nostri pet conviventi.  Come sempre inizio con il ricordare che non tutti gli oli essenziali sono adeguati, nel caso dei nostri animali domestici è bene utilizzarli previa comunicazione con il Medico Veterinario curante e soprattutto ricordo che gli oli essenziali che si utilizzano è fondamentale siano certificati, edibili e conoscerne le differenze nell’utilizzo su cani e gatti, i quali hanno un assorbimento diverso e quindi anche una tossicità diversa.  Un’altra accortezza è quella di esporre l’animale all’olio essenziale solo se si è verificato prima che l’odore percepito non sia fonte di disagio, qualora si diffondano per la prima volta è bene essere presenti ed esporli per breve tempo. Qualora si utilizzassero direttamente sul corpo dell’animale è bene farlo in diluizione (che cambia tra specie) di un olio neutro vettore sotto stretto controllo di un Medico Veterinario che si occupa di Oli Essenziali. Dal punto di vista fisico, animali che ad esempio già soffrono di problemi ortopedici, nei cambi di stagione potrebbero risentire maggiormente di dolori o fastidi ad articolazioni ed ossa, motivo per cui potrebbe essere un utile sostegno utilizzare degli oli essenziali per dei massaggi rilassanti che permettano così di veicolare l’olio a contatto con le zone di dolore o infiammazione. Ad esempio la lavanda è un potente miorilassante che può aiutare in questi casi.  L’ incenso  è un OE che lavora molto bene sulle articolazioni andando a dare un effetto antinfiammatorio.  La menta  è un valido ausilio per muscoli e ossa, attenzione all’utilizzo in cani anziani, è infatti molto stimolante.  Animali che soffrono di dermatiti stagionali potrebbero utilizzare ad esempio degli idrolitici di lavanda  o elicriso  in via topica per andare a lenire e sostenere alterazioni della cute.  Anche su problematiche del sistema immunitario si può intervenire con gli OE ad esempio con una miscela di menta , lavanda  e limone . I cambiamenti di stagione infatti, in soggetti predisposti, può andare ad alterare il sistema immunitario.  Dal punto di vista comportamentale potrebbero esserci dei cambiamenti a livello di umore. In questo caso ci vengono in aiuto tutti gli OE che rientrano nella categoria degli Agrumi. Olio essenziale di limone  o arancio   dolce  sono dei validissimi alleati per ritrovare la serenità e il benessere mentale.  Diffondere uno di questi oli per circa 30 minuti al giorno può ripristinare un benessere emotivo a tutto tondo. Qualora il cambiamento di stagione possa influire sul ritmo sonno veglia la lavanda in diffusione o utilizzata per un massaggio serale può andare a conciliare un sonno rilassato e sereno.  Animali che per i cambiamenti di stagione diventano invece eccessivamente letargici possono essere stimolati con olio essenziale di menta , fatta eccezione per l’animale anziano che naturalmente avrà dei momenti letargici superiori a quelli di veglia.  Nei cambi di stagione si sa, anche il clima può risentirne e andando incontro al periodo estivo i temporali possono essere all’ordine del giorno. Per animali che ne soffrono l’utilizzo di oli essenziali può essere un aiuto in più. Oli essenziali come il Patchouli  o l’ incenso  in diffusione possono radicare l’animale cercando di farlo rimanere nel momento presente. La lavanda  può favorire il rilassamento , gli agrumi  possono dare serenità.  Decidere se utilizzarli in diffusione o per via topica è una scelta da fare con il Medico Veterinario, il quale deve fare un'anamnesi accurata per capire il motivo per cui il paziente deve iniziare l’utilizzo di OE, valutare se il soggetto sta facendo altre terapie (gli OE infatti possono avere interazioni con i farmaci) e decidere se la somministrazione di questi può essere utile o meno.  BIBLIOGRAFIA •  Autori vari, “Modern Essentials Manuale” , 11a edizione casa editrice Aromatools •  Paolo Bruno, Costanza Giunti, Dario Sotto Corona “Gli oli essenziali in agopuntura – basi teoriche ed esperienza terapeutica” , Ed. Tecniche Nuove, 2013 •  Kristen Leigh Bell “Aromaterapia olistica per gli animali – guida completa all’impiego di oli essenziali e idrolati con cani, gatti, cavalli e altri animali” , Ed. Enea Edizioni - Macro Edizioni, 2020 •  Franco Bottalo, “Alchimia degli oli essenziali nella tradizione del maestro Jeffrey Chong Yuen”, Edizioni Xenia, 2016

  • XXVI SEMINARIO INTERNAZIONALE SIAV - Rimini 2-3-4 Ottobre 2025

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  • Intenzionalità di guarigione: l’equilibrio dell’Agopuntore

    (Massimo Barilli, DVM) Lo scorso settembre si è tenuto a Firenze il 25°Congresso Internazionale S.I.A.V. e tra le comunicazioni brevi ho portato la relazione intitolata “Intenzionalità di Guarigione: l’equilibrio dell’Agopuntore”. Lo scopo di questo lavoro era quello di analizzare l’intenzionalità di guarigione dell’Agopuntore durante una seduta di agopuntura secondo la Medicina Tradizionale Cinese per migliorare eventualmente l’efficacia della terapia stessa. Volendo entrare in profondità per analizzare questo aspetto della seduta di agopuntura si sono aperte porte del tutto inaspettate come la fisica quantistica, la psicologia, la filosofia e perché no anche la spiritualità. L’agopuntura , come sappiamo, è a tutti gli effetti una medicina energetica . In Medicina Tradizionale Cinese (MTC) l’energia assume diverse denominazioni a seconda di quali parametri vengono considerati ma, nonostante questo, possiamo dire che l’energia è comunque unica. Se in oriente l’energia ha da sempre assunto una connotazione di assoluta normalità, in occidente la situazione è da sempre stata molto diversa. In occidente, infatti, soprattutto nell’800, si è radicata la visione meccanicistica e riduzionista della scienza secondo la quale tutto, compresa l’energia, deve essere misurabile, quantificabile e ripetibile. Questa visione della scienza ha avuto credito f ino agli inizi del ’900 quando la teoria quantistica e la relatività hanno rivoluzionato il mondo scientifico. La teoria quantistica ha cambiato radicalmente la concezione di energia. In quel periodo famosi fisici hanno scoperto che negli spazi sub-atomici, apparentemente vuoti, la materia si manifesta in campi di possibilità (Campo Energetico Unificato o Campo Punto Zero) dove le particelle comparivano e sparivano senza un motivo ben preciso. Addirittura gli scienziati constatarono che i fotoni o quanti di energia si trasformavano in particelle e quindi in materia quando c’era la presenza di un Osservatore. Il Campo Energetico Universale è stato anche denominato Mente Universale (C.G.Jung) o Mente non Locale (W. Pauli). Nel singolo essere umano o animale il Campo Energetico Unificato viene denominato Mente Individuale come espressione psicologica individuale di una entità mentale più vasta. Nel soggetto animale, quindi, il CEU viene detto Campo Energetico dell’Organismo (CEO) o Biocampo ed è in diretta connessione con il Campo Punto Zero Universale. Rupert Sheldrake negli anni ’80 ha dimostrato che il Biocampo individuale è connesso e in risonanza con tutti i Biocampi esistenti dando origine alla Mente Estesa . Il fisico Amit Goswami all’inizio degli anni 2000 ha affermato che la Coscienza, strettamente collegata alla Mente , è a tutti gli effetti uno stato quantistico che, in quanto tale, permea tutti gli esseri viventi e non (Coscienza Universale) . La Coscienza Soggettiva, quindi, comunica direttamente con la Coscienza Universale e con le Coscienze di tutti gli esseri viventi. Il filosofo americano contemporaneo John Searle sostiene che la Coscienza dell’uomo (soggettiva) va dove è diretta l’Intenzione cioè la capacità di rivolgere l’attenzione verso un oggetto. Il pensiero di John Searle si adatta perfettamente all’atto dell’agopuntura poiché nel momento in cui l’agopuntore infigge l’ago con intenzione c’è un’immediata connessione tra la Coscienza del terapeuta e quella del paziente oltre che con l’agopunto stesso. Il fisico informatico Federico Faggin parla di Unità di Coscienza composta da Coscienza, Identità e Libero Arbitrio. Il Libero Arbitrio esprime l’Intenzione e lo scopo dell’organismo e collega il suo stato interiore alla realtà esteriore. Per rendere efficace questo momento il terapeuta deve essere in grado di esercitare una centratura di sé stesso con l’aiuto di pratiche come, per esempio, la Meditazione, il Qi Gong e il Tai Chi. Le pratiche appena citate preparano il soggetto, nel nostro caso l’agopuntore, ad avere presenza mentale, consapevolezza e intenzionalità di guarigione del paziente. Bibliografia : Gioacchino M. Pagliaro “Intenzionalità di guarigione” Ed. Amrita Bologna 2021 F. Capra “Il punto di svolta” Feltrinelli, Milano 1984 F. Fracas “Il mondo secondo la fisica QuanAsAca” Sperling e Kupfer, Milano 2017 R. Sheldrake “La mente estesa” Apogeo, Milano 2006 A. Goswami “Illuminazione QuanAca” Ed. Mediterranee, Roma 2007 J. Searle “Mente, cervello, Intelligenza” Bompiani, Milano 1985 E. Paolelli “Neuro-QuanAsAca” Nuova IPSA Editore G. M. Pagliaro “Mente, meditazione e benessere” Tecniche nuove Ed. J P Kransensky “La meditazione taoista Ch’an” Mediterranee Ed. F. Faggin “Irriducibile” Ed. Mondadori

  • Lo Shang Han Lun

    Lo Shang Han Lun (Trattato sulle Malattie da Freddo o Trattato sulle Malattie febbrili da Freddo) è un testo classico della Medicina Tradizionale Cinese, scritto da Zhang Zhongjing, un medico vissuto durante la dinastia Han orientale, agli inizi del III secolo d.C. È considerato uno dei "cinque tesori" della Medicina Tradizionale Cinese ed è secondo, in ordine di importanza, come testo di medicina, soltanto al Huangdi Neijing, il “Classico dell’Interno dell’Imperatore Giallo” . Siamo infatti davanti ad uno dei testi più importanti e studiati nella Medicina Cinese; testo di riferimento da secoli per studiosi e praticanti di agopuntura, erboristeria e altre discipline della Medicina Tradizionale Cinese.     L'opera fu in seguito riorganizzata da Wang Shu He durante la dinastia Jin; infine, nel periodo della dinastia Song, fu divisa da Jiao Zheng Yi Shu Ju in due volumi, che sono quelli utilizzati oggigiorno:  lo Shang  Han  Lun o  “Trattato delle  Malattie da  Freddo”  e  i l Jin  Gui Yao  Lue o “ Prescrizioni Custodite nel Cofanetto d’Oro” . Il  testo  si  compone  di  398  sezioni  ed  analizza  le  cause,  i  meccanismi  patogenetici  e  il trattamento delle malattie acute, in particolare quelle legate alla penetrazione nell'organismo dell'energia  cosmopatogena  Vento-Freddo.  Di  queste  sezioni,  13  si  riferiscono  prescrizioni erboristiche. Il testo descrive le malattie attraverso la teoria di quelli che vengono detti i "Sei Meridiani", vale a dire i Sei Livelli Energetici (Tai Yang, Shao Yang, Yang Ming, Tai Yin, Shao Yin, Jue Yin) che rappresentano nel testo diverse fasi di progressione patologica. Le sindromi dei Livelli Energetici sono state descritte per la prima volta nel capitolo XXI dello Huangdi Neijing, nel IV secolo a.C., e riprese successivamente da Zhang Zhong Jing nello Shang Han Lun, sette secoli dopo. Nel  Huangdi  Neijing,  l’approfondimento  e  l’aggravamento  della  patologia  lungo  i  Sei  Livelli Energetici viene osservato da un punto di vista che parte da considerazioni anatomof isiologiche dei Sei Livelli legate principalmente ai Meridiani energetici; mentre lo Shang Han Lun si pone da una prospettiva che privilegia soprattutto la f isiopatologia degli Organi e dei Visceri più che i Canali In quest'ultima opera, in particolare, si analizza come il fattore patogeno Vento-Freddo penetri all’interno dell’organismo, attaccando i vari Livelli Energetici e determinando la comparsa di patologie febbrili. Nel libro vengono esposte ampiamente l’eziopatogenesi, la semeiologia, la diagnostica, la clinica e la terapia delle patologie indotte dall’attacco de l Freddo patogeno.     In realtà, in questa complessa opera, c'è molto di più che la sola descrizione della progressione del Vento-Freddo attraverso i Sei Livelli. In essa, infatti, viene sviluppato un modello generale di come avviene l'attacco di Energie cosmopatogene e di come l’organismo reagisce per adattarsi ad esso. Il modello delle Sindromi di Livello, durante la penetrazione del Vento-Freddo nell’organismo, diviene dunque cosi un modello generale di interpretazione della modalità di penetrazione di a ltri Fattori esterni eziopatogenetici, come il Calore e l'Umid ità . Questo studio sulla penetrazione del Vento-Freddo fu effettivamente seguito da quello sulla penetrazione del Calore, descritto attraverso le sindromi degli Strati, e da quello dell’attacco di Umidità-Calore, secondo le sindromi dei Tre Riscaldatori. Ma per avere ciò furono necessari diversi  secoli, in  quanto   la  sistematizzazione  delle  sindromi  degli  Strati  e  di  quelle  dei Riscaldatori risale nientemeno che ai secoli XVIII e XIX. Perché questo sfasamento storico e perché nello Shang Han Lun ci si occupa solo delfattore patogeno Freddo? Va rilevato che la teoria delle sindromi dei Sei Livelli è nata nel periodo di dominio delle dinastie del Nord, che avevano la loro sede di governo nelle regioni settentrionali della Cina, in diverse città lungo il corso del Fiume Giallo. Il c lima di queste regioni era freddo, abbastanza ventilato e perlopiù secco. Ciò giustifica il fatto che le popolazioni soffrissero soprattutto di patologie da Vento-Freddo e che l’analisi eziopatogenetica delle Energie cosmo patogene vertesse proprio sul Vento e sul Freddo.   Va inoltre detto che le patologie da Calore-Umidità possono essere assimilate a patologie contagiose epidemiche che scarsamente si presentano in questo periodo della storia cinese, in quanto la popolazione viveva dispersa su un territorio molto ampio. Dunque, sia i fattori climatici che quelli demografici giustificavano una scarsa diffusione di epidemie. Quando la capitale cinese fu trasferita a Nanchino (capitale del Sud), in una regione caldo-umida e riccamente popolata, il modello dello Shang Han Lun mostrò alcuni limiti. Non era infatti in grado di spiegare adeguatamente le patologie epidemiche correlate a sindromi dominate da segni di penetrazione del Calore e dell’Umidità. Questo portò alla necessità di una revisione generale del modello eziopatogenetico dei Sei Livelli Energetici e ciò portò alla nascita delle teorie degli Strati e dei Tre Riscaldatori. Questi approfondimenti hanno ulteriormente arricchito la Medicina Tradizionale Cinese senza però nulla togliere all'importanza dello Shang Han Lun e della sua visione della fisiopatologia e della terapia. Questo antico testo rimane infatti attualissimo nella sua capacità di indirizzare il terapeuta verso la risoluzione di complessi quadri patologici da patogeni esterni. Basti pensare che durante l'epidemia da Coronavirus, in Cina, le ricette terapeutiche utilizzate in sinergia con i farmaci occidentali, venivano proprio da questo intramontabile testo. Bibliografia Shang Han Lun, a cura di Giorgia Tonchia e Luca Frangipane,2023 Introduzione allo Shang Han Lun, a cura di Emilio Simongini e Leda Bultrini, edizioni XIN SHU 2016 https:// www.oloselogos.it/wp-content/uploads/2020/07/Lepidemiologi.pdf

  • REHMANNIA 6 - Liu Wei di Huang Wan:impiego in una cagnolina con Sindrome Bi

    (Eliana Amorosi, DVM, S.I.A.V.) Questa ricetta della Fitoterapia Tradizionale Cinese è molto impiegata e si adatta ad un numero elevatissimo di patologie, che si manifestano soprattutto in età medio avanzata. Gli ingredienti sono i seguenti: SHU DI HUANG - Rehmannia glutinosa radice SHAN ZHU YU - Cornus officinalis frutto SHAN YAO - Dioscorea opposita rizoma ZE XIE - Alisma orientalis rhizoma MU DAN PI - Paeonia suffruticosa corteccia della radice FU LING - Poria cocos sclerozio Classe farmacologica :  TONICI DELLO YIN  Indicazioni Classiche : nutre e tonifica lo Yin di Rene e Fegato . Controindicazioni : Vuoto di Yang. Analizziamo ad uno ad uno i componenti: Rehmannia glutinosa radice ( Shu Di Huang )  è “ l’erba imperatore”  di questa ricetta. Ha natura leggermente tiepida e sapore dolce. Gli organi bersaglio sono Rene, Fegato e secondariamente Cuore. Nutre e tonifica il sangue, nutre lo Yin, sostiene il Jing e il midollo. Le indicazioni di utilizzo sono: vertigini, cefalee, palpitazioni, deficit di Sangue, dolore alle ginocchia, sintomi da deficit dello Yin con calore e agitazione. Cornus officinalis frutto ( Shan Zhu Yu ) ha natura leggermente tiepida e sapore aspro, leggermente dolce. Ha tropismo per Fegato e Rene. Tonifica il Rene e consolida il Jing, Tonifica il Fegato e trattiene il sangue, contrasta la sudorazione grazie alla sua azione astringente. Trova indicazione in caso di astenia lombare da deficit del Rene, sia Yin sia Yang ed emorragie con particolare indicazione per i sanguinamenti uterini.  Dioscorea opposita rizoma ( Shan Yao ) ha natura neutra leggermente fresca e sapore amaro. Si indirizza a Fegato, Stomaco e Vescica. Promuove la diuresi e drena l’umidità, separa il puro dall’impuro, espelle il vento-umidità, drena l’umidità-calore dalla pelle. Si utilizza per: disuria, urine torbide, artralgie, mialgie, lombalgia, dolori agli arti posteriori e dermatiti correlati alla presenza di vento umidità, umidità freddo e umidità calore. Alisma orientalis rhizoma ( Ze Xie ) ha natura fredda, sapore dolce e insipido e si indirizza a Rene e Vescica. Promuove la diuresi e drena l’umidità, purifica il calore, soprattutto il calore vuoto da deficit di Yin del Rene. È indicata per disuria, stranguria, diarrea correlata a presenza di umidità e umidità calore, edemi, sindromi da ristagno dei liquidi, sindrome da calore vuoto per deficit dello Yin di Rene e Fegato. Paeonia suffruticosa corteccia della radice ( Mu Dan Pi ) ha natura fresca e sapore amaro e acido. Ha come organi bersaglio Fegato e Milza. Nutre e tonifica il Sangue, trattiene e consolida lo Yin, Calma il Fegato, trattenendo lo Yang che va verso l’alto. Poria cocos sclerozio (Fu Ling) ha natura neutra, sapore dolce e insipido. Si indirizza a Cuore, Milza, Polmone, Vescica. Promuove la diuresi e drena l’umidità, tonifica la Milza e rafforza il Jiao Medio, ha azione sedativa. Si può utilizzare per tutti i quadri da accumulo di umidità (edemi, disuria, diarrea, tosse con espettorato, etc.), per le sindromi da deficit di Milza con astenia e anoressia e in caso di palpitazioni, ansietà, insonnia. La ricetta, che associa sostanze toniche e rimedi drenanti, è ben bilanciata e adatta ad utilizzi anche molto prolungati nel tempo.  In medicina umana viene indicata per contrastare i disturbi della menopausa e svolge un’azione di sostegno in questa fase della vita della donna, in cui si hanno spesso sintomi da vuoto di Yin di Rene, come vampate di calore, bocca e gola secche, soprattutto di notte, con conseguenza negative sul sonno e sull’attività mentale. Il Vuoto di Yin di Rene e Fegato , in cui si può pensare di ricorrere a questo fitoterapico, si presenta nell’animale con i seguenti sintomi , non sempre tutti presenti: -Secchezza oculare, cali dell’acuità visiva e uditiva - Feci secche, oliguria con urine scure - Dolore e/o debolezza a livello di lombi e ginocchia - Irrequietezza, insonnia - Lingua asciutta, rossa, con induito scarso, polsi fini e rapidi Alcune problematiche occidentali in cui può essere indicato, oltre alla sindrome climaterica della donna, sono: ipertensione arteriosa, infezioni croniche delle alte e basse vie urinarie, diabete mellito, ipertiroidismo, congiuntiviti croniche. Caso clinico: Flo Un caso in cui questo fitoterapico ha avuto un effetto positivo immediato è quello di una cagnolina di nome Flo, di 10 anni,  originaria della Sicilia, adottata a 3 mesi di età. Da piccola non si faceva avvicinare e ha avuto alcuni problemi nell’accrescimento. Circa un anno fa ha iniziato a presentare  dolorabilità e debolezza a livello lombare, fatica a camminare,   zoppia altalenante  sugli arti anteriori e soprattutto sui posteriori , in particolare a sinistra, che, inizialmente lievi, sono andati via via peggiorando, tanto che scendeva scivolando sugli anteriori dal divano e faceva fatica ad alzarsi e a salire le scale. Aveva spesso tremori muscolari , dopo aver camminato tanto e soprattutto nel pomeriggio/sera (orario di marea energetica del Rene: ore 17-19).  Spesso si mordicchiava il lato della gamba o le zampe, in particolare nel tardo pomeriggio e nei momenti di stress. La  muscolatura  era gradualmente diventata ipotrofica. La proprietaria si è rivolta a vari specialisti per capire la natura del disturbo. Le indagini diagnostiche effettuate (visita ortopedica, visita neurologica, radiografie e risonanza magnetica) non hanno però evidenziato alterazioni e l’iniziale trattamento con antidolorifici non ha portato a nessun miglioramento. Alla visita di Medicina Tradizionale Cinese, Flo presentava polsi fini, tesi e rapidi, più deboli a sinistra. La lingua era rossa e priva di induito, leggermente più spessa sui lati ma senza impronte, con la punta arrossata. Aveva molto fastidio alla palpazione del Back Shu di Rene, BL23 , si sedeva arrivando a palpare questo punto, ed era reattiva anche nei punti BL19 e BL20 e ancor più reattiva alla palpazione di GB26 e di KI10 e LR8.   Tendenzialmente stitica , le urine erano giallo carico e presentava oliguria . Come comportamento secondo la proprietaria era ansiosa e paranoica, sempre guardinga, evitava gli altri cani, non giocherellona e possessiva nei suoi confronti . Il quadro  era piuttosto chiaro: era presente un vuoto di Yin di Rene e Fegato   con Yang non controllato che generava i tremori, disturbava lo Shen e spiegava questa debolezza sul treno posteriore . Dopo una prima seduta di agopuntura, effettuata con la finalità di supportare il Rene Yin e riequilibrare il suo “Legno”, dalla volta successiva non si è più fatta avvicinare, forse memore del dolore evocato la volta precedente, anche solo alla palpazione dei punti interni del ginocchio. Ho quindi deciso di non insistere per il momento con gli aghi, perché non voleva proprio essere toccata e cercava di mordere. Il neurologo le ha ridotto sensibilmente la terapia con Gabapentin, visto che aveva avuto un effetto di peggioramento sulla sua andatura, e io le ho prescritto Rehmannia 6 - Liu wei di huang wan, 1 cps mattina e sera, con l’intento di riequilibrarla dal punto di vista fisico e psichico, grazie alla tonificazione dello Yin di Rene e Fegato. Flo ha iniziato nel giro di pochi giorni a reagire positivamente alle cure : ha ripreso a camminare sempre meglio, era meno rigida e meno dolorante.  Ad oggi, dopo tre mesi di terapia, ha migliorato molto i suoi problemi di movimento, corre e fa le scale, non ha più tremori né dolore alla palpazione; anche da punto di vista mentale è più serena e frequenta abitualmente altri cani, senza l’ansia che aveva prima e che le impediva di socializzare . Nel suo caso quindi questo fitoterapico cinese è stato di grande aiuto. Sicuramente permangono ancora dei problemi di movimento, ma forse ora sarà più disposta ad accettare anche i trattamenti di agopuntura! Bibiografia : “La farmacologia cinese: sostanze e rimedi naturali della medicina tradizionale cinese”. Massimo Muccioli, Lucio Pippa. Prontuario Lao Dan “Farmacoterapia cinese”. Caterina Martucci, Grazia Rotolo. Raffaello Cortina Editore

  • Olio essenziale di limone

    Chiara Cassis, DVM, S.I.A.V. L’olio essenziale di Limone dal punto di vista della MTC  ha affinità con il movimento Terra . Ha una natura rinfrescante e seccante . Ha un sapore speziato e ha affinità con LR, GB, ST. È originario dell’Asia e oggi coltivato in tutto il mondo. Essendo una nota alta  la sua azione è rapida e si combina bene con altri oli essenziali che abbiano funzione di muovere il sangue  e siano note medie (lavanda) o base (mirra, incenso, patchouli). Come tutte le note alte lavora molto bene sulla Wei Qi. A differenza degli altri agrumi , ha affinità con GB e LIV  di cui tratta le condizioni di eccesso. E’ l’essenza solare per eccellenza, aumenta la forza vitale e la tonicità. Potenzia l’attenzione, la memoria, il pensiero razionale.  È un olio prodotto a partire dalla scorza, e in quanto tale è legato alla Terra  per affinità di colore. È un olio legato alla digestione e dal punto di vista dello Shen  fa sentire il soggetto più leggero e positivo.  Le funzioni dell’OE di limone: Nelle indicazioni tradizionali è un olio con tantissime proprietà tra cui antibatterico, antisettico, antivirale, digestivo, stimolante dell’appetito. Ha una controindicazione importate da considerare se si utilizza direttamente sul soggetto e cioè che è foto sensibilizzante.  Si può utilizzare in diffusione , sul punto di agopuntura  o per un massaggio , in base al soggetto e all’effetto che si vuole ottenere, trova indicazioni anche per os ma è strettamente raccomandato farlo sotto supervisione medica.  Dal punto di vista della MTC   muove il sangue .  Lavora su fegato  e stomaco  andandone a purificare il fuoco , è quindi molto utile in caso di reflusso acido, bruciori, calcoli biliari, occhi rossi e crampi.  Infine trasforma   l’umidità  e tratta sindromi Bi da ostruzione .  È importante utilizzare oli puri e certificati, valutando la reazione del singolo soggetto all’olio, con corretta diluizione in olio vettore, se applicato direttamente sulla cute. Alcuni punti di agopuntura su cui utilizzarlo:  ST36 SP21 LR8 BIBLIOGRAFIA •  Autori vari, “Modern Essentials Manuale” , 11a edizione casa editrice Aromatools •  Paolo Bruno, Costanza Giunti, Dario Sotto Corona “Gli oli essenziali in agopuntura – basi teoriche ed esperienza terapeutica” , Ed. Tecniche Nuove, 2013 •  Kristen Leigh Bell “Aromaterapia olistica per gli animali – guida completa all’impiego di oli essenziali e idrolati con cani, gatti, cavalli e altri animali” , Ed. Enea Edizioni - Macro Edizioni, 2020 •  Franco Bottalo, “Alchimia degli oli essenziali nella tradizione del maestro Jeffrey Chong Yuen”, Edizioni Xenia, 2016

  • IN PRIMAVERA PENSIAMO AL FEGATO

    (Dott.ssa Maria Cristina Marotti Campi) Quando arriva la primavera, Yin inizia a diminuire e Yang aumenta. Oltre alla conservazione del loro equilibrio, Yin e Yang si "consumano" anche reciprocamente. Quando uno aumenta, l'altro deve diminuire. Ad esempio, se il clima diventa eccessivamente caldo (Yang), l'acqua (Yin) nel terreno si secca. Nella Medicina Cinese lo scopo è avvicinarsi il più possibile all’equilibrio tra Yin e Yang e molto spesso la prevenzione è la terapia migliore.  La primavera corrisponde all’elemento Legno. Nella pratica clinica, è molto comune che uno squilibrio del Fegato si aggravi in ​​primavera. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che l'energia del Fegato fluisce verso l'alto ed è molto attiva: in primavera, lo Yang sale e l'energia crescente esplode in avanti e può quindi aggravare uno squilibrio del Fegato e causare un aumento eccessivo del Qi del Fegato.  La primavera è anche caratterizzata da venti orientali che influenzano facilmente il Fegato. Il vento infatti è il fattore climatico associato al Legno. Nella pratica clinica in medicina umana, alcuni pazienti che soffrono di mal di testa cronici o di dolori al collo a volte noteranno di avere mal di testa ogni volta che soffia un vento orientale. In veterinaria gli animali potrebbero mostrare irrequietudine, atteggiamenti inusuali, paura del vento. Inoltre, sappiamo che il Vento è il principale dei patogeni esterni e se l’organismo non è forte abbastanza da proteggersi potrà penetrare nei vari livelli e il Fegato è anche coinvolto nella   circolazione e rigenerazione della Wei Qi. Il colore della primavera è il Verde. La natura germoglia, il grano verde primeggia nei campi. In medicina umana spesso si nota un colore verdastro del viso (1). Il Fegato è nutrito da molte erbe di colore verde come gli spinaci e le biete. Il sapore associato al Legno è l’Acido. Sul piano della forma è tonificato dal sapore Acido moderato (ad esempio un cucchiaino di aceto di mele nella pappa), disperso dall’Acido eccessivo e dal Piccante. Dal punto di vista energetico, l’Acido nutre la forma del Fegato, che però ama la dispersione, assicurata dal Piccante, che dunque ne tonifica il Qi. Se invece l’organo è in sofferenza perché compresso, il Dolce esercita un’azione armonizzante e rilassante. (2) Il Fegato inumidisce e nutre gli occhi, che sono anche specchio dello Shen, e regola il sonno (il suo orario energetico è tra l’una e tre di notte, prima che l’energia si riporti al Polmone per un altro ciclo).  Come tessuto il Fegato inumidisce e nutre anche i tendini, vitali per il giusto fluire dei movimenti (crampi muscolari, rigidità, tremori).  La rabbia è l'emozione che è collegata al Legno. Soggetti in cui energia del Fegato ristagna o si ribella verso l'alto, possono essere inclini a crisi di rabbia, così come il suono associato è “ rabbioso ” ossia un paziente che soffre di disarmonia del Fegato sarà incline a urlare. (1) Il Fegato è il “generale d’armata”, che accumula e regola il giusto fluire del Qi (e delle emozioni) e del Sangue, importantissimo anche per Ren Mai e Chong Mai (organi sessuali, riproduzione e cicli) (3). Il Vento primaverile contribuisce alla dispersione dei semi di molte piante. Per queste ragioni, in Primavera dobbiamo pensare al Fegato.  Il Fegato può soffrire di problemi di Vuoto come: Vuoto di Xue di Fegato, Vuoto di Yin di Fegato, Vuoto sia di Xue che di Yin, oppure problemi di Pieno come: Stagnazione di Qi di Fegato, Fuoco/Calore e Umidità di Fegato, Freddo o Freddo-Umidità, Vento Interno con Flegma. Importante è come sempre la diagnosi, se vogliamo aiutare il nostro paziente, prevendo l’insorgere di problemi che potrebbero essere rimasti latenti in inverno. Per riequilibrare il Fegato, in particolare nei soggetti che abbiamo individuato essere di costituzione prevalentemente Legno, possiamo pensare ad alcune erbe.  Molte erbe con tropismo per il Fegato, sebbene il suo sapore sia l’Acido, in realtà hanno sapore Amaro, che è comunque un sapore definito Yin in quanto porta verso l’interno e condensa, azioni necessarie per prevenire l’eccessiva espansione dell’energia Yang. Inoltre l’Amaro, in particolare dato per bocca, ad esempio con tisane, promuove la digestione, il fluire dei succhi gastrici e della bile (4) e favorisce dunque il giusto assorbimento dei nutrienti, aiutando il lavoro della Milza. In primavera, dunque, possiamo pensare intanto a disintossicare il Fegato con una  “ TISANA DETOX ” (5) così composta: Si può prendere la miscela così composta presso un’Erboristeria o Farmacia di fiducia e poi preparare l’infuso aggiungendo un cucchiaio di erbe miscelate in 500 ml di acqua bollente (o 1 cucchiaino in 250 ml di acqua), si lascia coperto per 8-10 minuti e, dopo aver filtrato e fatto raffreddare a temperatura ambiente, si somministra all’animale gentilmente con una siringa senza ago alla dose di 1 ml/5kg, o aggiungendola nel cibo. Si può somministrare una volta al giorno per circa una settimana, massimo due settimane.  Esistono anche prodotti simili in commercio, che in particolare contengono il Silybum marianum (cardo mariano), un’altra erba che, come il carciofo, ha azione disintossicante per il Fegato.  Se il nostro animale già mostra segni di irrequietezza si può pensare di aggiungere: Si può somministrare la tisana la sera per favorire un riposo tranquillo, aggiustando le percentuali delle erbe in questo modo: Tarassaco 20%, Carciofo 25%, Betulla 20%, Cardamomo 10%, Passiflora 25% Siccome è una tisana che “muove” e “rinfresca” potrebbero verificarsi episodi di scariche intestinali, che nei soggetti Yang potrebbero significare drenaggio di Calore in eccesso (feci maleodoranti), mentre è da usare con cautela in soggetti già deboli di Milza/Intestino o con carenza di Yang, per i quali si consiglia di utilizzare prima un tonico.  Bibiografia The Foundation of Chinese Medicine-Giovanni Maciocia (Elsevier 2015) Farmacologia cinese, La Fitoterapia – Lucio Sotte (l’altra medicina studio 31, 1992) Dispense Movimento Legno-Roberta Pozzi (SIAV) Veterinary Herbal Medicine-Wynn e Fougere (Mosby Elsevier 2007) Gudi Mayr Boninsegna SIAV

  • CORSO INTRODUTTIVO DI TUINA e SHIATSU PER PICCOLI ANIMALI

    25-26-27 ottobre 2025 (SHIATSU) 7-8-9 novembre 2025 (TUINA) Programma Shiatsu Venerdì 25 ottobre: Percezione, tatto e contatto: Esercizi di percezione corporea Esercizi di ascolto di sè e dell'altro Percezione del proprio campo energetico Esercizi di sviluppo della sensibilità manuale Sabato 26 ottobre: (Scambio di manovre tra i partecipanti) Sequenza sul dorso "Passeggiata" sul dorso da proni "Passeggiata" sul dorso da seduti Pressioni mantenute, perpendicolari e costanti Posizioni per favorire una corretta pressione Domenica 27 ottobre: (Manovre sul cane) Sequenza sul dorso "Passeggiata" sul dorso posizione "a sfinge" "Passeggiata" sul dorso posizione "seduta" "Passeggiata" sul dorso posizione "fianco " Pressioni mantenute, perpendicolari e costanti Posizioni per favorire una corretta pressione Programma Tuina Venerdì 7 novembre 2025: Introduzione al Tuina: cenni storici Cos’è il Tuina, come e perché funziona Principali manovre di Tuina (parte 1) Applicazione pratica delle principali manovre tra i partecipanti (parte 1) Sabato 8 novembre 2025: Principali manovre di Tuina (parte 2) Applicazione pratica delle principali manovre tra i partecipanti (parte 2) Apprendimento pratico di una sequenza base applicabile come trattamento generale di tutto il corpo Domenica 9 novembre 2025: Principali manovre di Tuina Applicazione pratica delle principali manovre sul cane da parte dei partecipanti Apprendimento pratico di una sequenza base applicabile come trattamento generale di tutto il corpo sull’animale in salute Durata (modalità week-end): Venerdì e sabato: 09:30-12.30 / 14:00-17:00 Domenica 9.30-13.30 Totale 32 ore valide per l’acquisizione di 32 SPC Sede del corso: Venerdì e sabato: Wave studio in Via Como, 25 - 20037 Paderno Dugnano (MI) Domenica: centro “La Fenice” a Senago (MI) Costo : 600 euro Aperto a medici veterinari con nozioni di medicina tradizionale cinese Termine iscrizioni: 25 settembre 2025 Finalità del corso: Il corso introduttivo di Tuina e Shiatsu permette agli allievi, di apprendere le basi teorico-pratiche di queste due discipline, in modo tale da poter effettuare determinate manovre sull’animale in salute in totale sicurezza. Verrà rilasciato un attestato di frequenza a chi avrà seguito entrambi i fine settimana. Il corso introduttivo verrà tenuto valido per accedere al percorso avanzato. Si chiede se possibile di portare il proprio cane la domenica di entrambi i week end. Docenti del corso di Shiatsu Monica Merlini, Roberta Pozzi Docenti del corso di Tuina Marcella Cavallo, Eliana Amorosi

  • SHIATSU ROBERTA POZZI, DVM – S.I.A.V.

    Lo Shiatsu (in giapponese shi = dita,  atsu = pressione) nasce in Giappone agli inizi di questo secolo come elaborazione di un altro tipo di trattamento manuale “l’Anma” il quale a sua volta deriva probabilmente dall’Anfà,  una delle tecniche del Massaggio Tradizionale Cinese (Tuina). Il Tuina costituisce una delle branche della MTC  il cui primo testo risale circa al 200 a.c. La pratica dello Shiatsu comprende e si avvale dell’utilizzo di 3 fattori: Il cuore  per consentire di entrare in contatto con l’animale per aiutarlo Il corpo  attraverso l’apprendimento di tecniche manuali specifiche La mente  per comprendere la natura delle disarmonie e favorirne il riequilibrio energetico Lo Shiatsu non è un massaggio, ma viene definito trattamento. È la capacità di aiutare l’altro attraverso un contatto fisico tra shiatsuca  e paziente che permette di far incontrare gli spiriti, lo Shen . La Domanda più frequente è  “ma lo Shiatsu a cosa serve? Che cosa cura? Per quali malattie è efficace?”. Di per sé la risposta risulterebbe difficile, ma se si analizza l’etimologia della parola “curare”  è “prendersi cura di”, allora la domanda diventerebbe “di chi o di che cosa si prende cura lo Shiatsu?” ; allora la risposta risulta più facile e più semplice: lo Shiatsu si prende cura dell’essere umano/animale. Lo Shiatsu come tutte le medicine energetiche vede l’essere vivente nella sua globalità e interezza che interagisce con le altre unità e con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e non come una macchina composta da varie parti che debbano funzionare individualmente, separatamente. L’oggetto dello studio dello Shiatsu e “l’armonia dell’essere vivente”  che si esprime con uno stato di salute psico-fisica. Il nostro termine di riferimento è l’animale sano dove l’energia circola in modo fluido, nutrendolo e vivificandolo. Questa energia si esprime all’esterno attraverso la “salute”. La malattia viene definita pertanto uno stato di “non salute”, contrariamente a quello che noi siamo stati educati a pensare, e cioè che sia la salute uno stato di non malattia. Lo Shiatsu è prezioso ma è solo un aiuto che non può svolgersi senza la collaborazione di chi lo riceve. Se l’animale su cui si deve intervenire non è predisposto ad accettare il nostro aiuto, il nostro trattamento può essere vano. Quando facciamo un trattamento ci prendiamo cura, diamo la spinta giusta al momento giusto e le cose cominciano a cambiare. Il nostro atteggiamento deve essere senza presunzione, ma con attenzione. Non per niente in seguito ad un ciclo di trattamenti energetici oltre a far scomparire il sintomo specifico si riacquista più energia, c’è un cambiamento di umore, di comportamento, gli animali vogliono uscire e muoversi di più, riprendono ad abbaiare. La malattia è una disarmonia tra micro e macrocosmo che con i trattamenti viene risolta ricreando armonia e equilibrio. Per cui si parte dal sintomo che è solo il mezzo, il punto di partenza che ci viene offerto per far che questo animale si rimetta in contatto con sé stesso, con ciò che in lui non funziona e che attraverso l’aiuto dato, può rimuovere l’ostruzione e gli sia permesso di riprendere i meccanismi generali dell’equilibrio energetico. In Cina esiste il detto “se dai ad un uomo un pesce lo sfami per un giorno, se gli insegni a pescare lo sfami per tutta una vita” . Con lo Shiatsu non si vuole solo sfamare per un giorno, ma insegnare a pescare dentro di sé. Si parte dal sintomo, poi dall’entità globale dell’animale facendo un’accurata diagnosi energetica. Scopo di un’accurata diagnosi energetica è l’individuazione delle caratteristiche uniche specifiche ed irripetibili che caratterizzano la turba energetica di un singolo individuo in un determinato momento. La diagnosi non deve essere un’ossessione. Lo Shiatsu prima di tutto è un lavoro di riequilibrio Energetico dove il Cuore in vuoto conduce le mani, che in un certo senso si muovono da sole facendo nello stesso tempo diagnosi e terapia. Ovviamente la capacità di ascolto e la manualità si affinano con il tempo e la pratica. Le basi teoriche di diagnosi e trattamento sono indispensabili, ma non sufficienti per poter comprendere e aiutare un essere vivente. È la nostra predisposizione al trattamento, come ci poniamo di fronte a chi ci chiede di aiutarlo; è la predisposizione, l’essere lì in quei momenti nel qui e ora, con la mente e il cuore in vuoto per poter vedere ciò che è nell’altro per aiutarlo. Contatto In un trattamento manuale sia esso Shiatsu o altro, si instaura un profondo rapporto con l’altro attraverso il contatto fisico. Le mani diventano dei sensori, antenne, veicoli di messaggi che si muovono da noi verso l’altro, instaurando una comunicazione non- verbale e non mentale che per questo risulta essere estremamente profonda e diretta. Lo Shiatsu è un trattamento energetico che si basa su delle pressioni statiche, mantenute e costanti su dei punti definiti tsubo  ( corrispondenti ai punti dell’agopuntura) eseguite con varie parti del corpo quali palmo, i pollici ed altre dita della mano, i gomiti, e le ginocchia. Ciò che differenzia lo Shiatsu dalle altre discipline energetiche che utilizzano le mani, è la pressione statica che viene effettuata secondo le seguenti 4 regole. Uso del peso : si usa il peso del proprio corpo e non la forza fisica, bilanciamento fra mano madre e mano che lavora. Portando l’energia quindi la pressione dal dan dien  inferiore verso il paziente. Usare il peso è andare verso il paziente non solo fisicamente ma anche come atteggiamento mentale (non si combatte il disturbo, ma si aiuta il paziente andando verso di lui) Staticità : pressione mantenuta costante. Una volta raggiunta l’intensità,desiderata ci si sofferma sul punto per un tempo variabile affinché riesca il punto a parlarci e non devono esserci variazioni di intensità. Viene definita “pressione ferma” Perpendicolarità : affinché si possa raggiungere il centro anatomico ed energetico della zona trattata Profondità : è una conseguenza delle tre precedenti. Se si lavora con uso del peso corretto con pressioni mantenute e costanti si raggiunge quella profondità adeguata di stimolazione energetica. Quando il punto sboccia sotto la nostra pressione si crea un vortice che attira maggiormente la nostra pressione. Nello Shiatsu si possono usare i piedi, i gomiti, le ginocchia, ma soprattutto la mano. La mano in MTC  è abbinata alla primavera (piedi legati all’autunno considerati come forte scarica di energia come uno scarico verso la terra), e quindi ad un’energia molto potente l’espansione del germoglio. Energia estremamente potente e vitalizzante. Si può usare tutta la mano con un’azione avvolgente per ampie zone. Tenar ipotenar per masse muscolari imponenti come le gambe zona paravertebrale. Pollice (il polpastrello) più usato preciso per punti, molto sensibile. Altre dita singole o due tre per addome faccia Il lavoro si svolge a due mani dove il peso del corpo è bilanciato. Una mano madre che sta ferma e una che lavora; il peso si sposta tra le due mani bilanciandosi senza usare la forza muscolare. L’aspetto Yang  è la mano che lavora, l’ Yin  e’ la mano madre che da sostegno Il mio stile segue la scuola “ Shiatsu xin ” di Franco Bottalo- Milano. A lui e a tutto il suo staff devo le mie umili conoscenze.   Xin  sta per cuore, è la capacità di “apertura del Cuore” intesa come capacità di aprirsi all’altro, accettando e rispettando i limiti che, l’altro pone al nostro intervento, accogliendo la sua richiesta di aiuto. Tutto l’insieme di tecnica, capacità di ascolto, conoscenze teoriche dell’ MTC  sono le basi essenziali per un trattamento Shiatsu. Solo allora potremmo lasciarci andare ad ascoltare (attraverso le nostre mani) ciò che si percepisce con il contatto. In quel momento le nostre mani ci condurranno nel trattamento sotto i dettami del cuore. Bibliografia : Insegnanti della scuola Xin a cura di Franco Bottalo" Il grande libro dello Shiatsu" Xenia Edizioni, Milano, 2003  Appunti del Corso triennale professionale di Shiatsu presso la scuola   "Shiatsu Xin Milano" di Franco Bottalo anno accademico 2003-2005

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